Artigiani del futuro

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Amiamo quello che facciamo e vogliamo che questo duri nel tempo, ci sentiamo ARTIGIANI, termine che fa pensare ad una dimensione passata e che noi vogliamo declinare al futuro.

Il lavoro artigiano può rendere competitivi anche in un sistema economico che privilegia il globale e molto meno focalizzato sulla piccola e media imprenditoria. Il “made in Italy” che, da sempre, costituisce un’eccellenza per il nostro paese, ultimamente non è più al centro dell’attenzione come potenziale opportunità di ripresa economica.
Il futuro è artigiano, lo ha teorizzato, Stefano Micelli, professore di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Ca’ Foscari e autore di un libro, “Futuro artigiano”. «La parola artigianato - ha spiegato Micelli - porta in sé due significati differenti: da una parte, è sinonimo di maestria, raffinatezza, prodotti d'elite; dall'altro è avvertito come qualcosa di polveroso, antico, grossolano e poco accurato». E così, nella confusione dettata da un'interpretazione non omogenea del termine, uno dei più preziosi valori aggiunti dell'italianità ha finito per divenire qualcosa di spurio, non adeguatamente valorizzato. “In questi anni, abbiamo trascurato il saper fare a favore delle tecnologie”

Ogni gelataio, artigiano come lo sono io, attinge dalle preziose ricette, tramandate da chi ci ha preceduto ed ha sperimentato .
Tecnologia ed innovazione sono sorelle della tradizione e non nemiche, ogni giorno le mescoliamo perché il passato non sia un retaggio ma una grande risorsa che possa essere innovata nel tempo per un prodotto migliore e al passo con i tempi.
Ci sentiamo ARTIGIANI nel cuore prima che in bottega, c’è chi dice che l'ingrediente segreto per un piatto di successo sia l'amore con cui lo si prepara, noi siamo certi che sia così!